Sono passati diversi anni dall’arrivo del primo capitolo della serie di Hyrule Warriors, uscito nel 2014 su Wii U. Recentemente con l’arrivo di Hyrule Warriors: L’era della calamità, molti fan si sono posti una domanda: “Cosa ne sarà del futuro della serie di Hyrule Warriors e di The Legend of Zelda in generale?“
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Questa e altre domande sono state fatte in una recente intervista da IGN a Eiji Aonuma e Yosuke Hayashi, che sarebbero rispettivamente i producer di The Legend of Zelda e il producer di Hyrule Warriors: L’era della calamità.
“Hyrule Warriors diventerà una vera e propria serie che verrà affiancata a quella principale?“
La prima risposta arriva da Aonuma: “Non crediamo che Hyrule Warriors diventi una vera e propria serie, prenderemo questa decisione in base ai meriti creativi, proprio come abbiamo fatto in tutto questo tempo“. Successivamente Hayashi aggiunge: “Questo dipende solo se avremo un’idea che possa rendere felici i fan“.
“Voi di Nintendo avete intenzione di realizzare più spin-off di The Legend of Zelda in futuro?”
Prontamente Aonuma risponde “Citando la mia risposta alla precedente domanda, siamo sempre in cerca di progetti creativi, dunque non abbiamo uno schema preciso di pubblicazione dei nostri progetti“.
“Dunque questo gioco è nato da un’idea creativa, chi è stato l’iniziatore del progetto?”
Aonuma risponde: “È stato Fujibayashi, il director di Breath of the Wild, che inizialmente ha ideato il concetto. Fujibayashi pensava che raccontare la storia non raccontata della Grande Calamità di Breath of The Wild sarebbe stato possibile solo con un sistema come quello di Hyrule Warriors in cui i giocatori possono unirsi per combattere contro vasti eserciti, quindi ha messo insieme una proposta di progetto e me l’ha inviata. L’entusiasmo per il progetto mi ha spinto a consultarmi con Hayashi“. Hayashi subito dopo aggiunge: “Abbiamo avuto discussioni interne su quello che sarebbe stato il futuro di Hyrule Warriors ma non siamo riusciti ad arrivare a nessuna buona idea, ma usare Hyrule Warriors per raccontare la storia della Grande Calamità era un grande concetto quindi non ci è voluto molto per dare il via allo sviluppo“.