Pokémon: La grande avventura, un universo narrativo migliore dell’originale?

I mostriciattoli tascabili che tutti amiamo sono approdati nel mondo dei manga attraverso varie edizioni, ma la più famosa è sicuramente quella di Pokémon Adventures, che in Italia prende il nome di Pokémon: La grande avventura, serie divenuta di successo per aver presentato per la prima volta degli aspetti particolari del mondo Pokémon mai visti prima.

Prima di iniziare, facciamo però un passo indietro e rispondiamo a una semplice domanda: “Che cos’è Pokémon: La grande avventura?” Per chi non lo sapesse, Pokémon: La grande avventura (che per comodità chiameremo Pokémon Adventures) è una serie di manga dedicata al mondo dei mostriciattoli tascabili. La pubblicazione è arrivata in Giappone fino ai recenti Pokémon Spada e Scudo, mentre in Italia (al momento) arriva fino al volume 19, grazie al riadattamento a cura di J-POP.

Pokémon Adventures presenta un universo narrativo molto più maturo e crudele rispetto a quello dei giochi targati Game Freak, andando a mostrare alcuni personaggi con ideali totalmente inediti. Anche le lotte sono trattate in maniera differente, infatti quelle dell’universo manga sono molto violente; ad esempio, in alcune scene troviamo dei Pokémon tagliati a metà, con tanto di viscere ben in vista. Nonostante possa sembrare un’opera ideata da un folle, a detta di Satoshi Tajiri, questa concezione dei Pokémon è quella che più si avvicina alla sua idea originale.

Com’è strutturato Pokémon Adventures?

Pokémon Adventures presenta una divisione dei capitoli molto particolare. Il primo aspetto che salta all’occhio del lettore è sicuramente la ripetitività del termine “VS” nei titoli di questi ultimi; andando ad indicare anche quale sarà il Pokémon protagonista in quel momento della storia. Per fare un esempio, un capitolo è intitolato “VS Suicune“, mentre il successivo “VS Misdreavus“, e così via (tratti da Pokémon: La grande avventura Vol. 5).

Questa peculiarità rende la lettura molto più immersiva di quanto si possa pensare, perché una volta terminata la lettura di un capitolo, si vorrà leggere subito il successivo: tutto per sapere come un determinato Pokémon possa essere integrato nell’arco narrativo.

Nel manga, trama e personaggi sono intrecciati nel modo giusto: una trama scritta in modo maturo alternata a delle scenette comiche che la vanno a rendere più appetibile. Anche le lotte sono molto intriganti poiché ben studiate; ma di questi ultimi aspetti ne parleremo meglio più avanti.

I Personaggi

I personaggi protagonisti di Pokémon Adventures sono gli stessi presenti nella saga videoludica (eccetto qualche comparsa). Sono caratterizzati da aspetti inediti, presentando caratteri e ideali differenti da quelli che siamo abituati a conoscere.

Da adesso prenderemo in considerazione i primi tre volumi della serie per proseguire nella nostra analisi. In Pokémon Adventures i protagonisti hanno un’interazione a tutto tondo con l’ambiente e i personaggi che incontrano; questi aspetti dunque vanno a dare carattere a quei personaggi che, come Rosso, nella saga videoludica restano sempre in silenzio, andando a rappresentare il giocatore. I rivali sono degni di questo nome: sono ostili nei confronti del protagonista, ma quando arriva il momento giusto, diventano anche ottimi compagni di squadra, distaccandosi così dallo stereotipo del ”rivale bulletto” presentato da Game Freak nelle prime generazioni.

I Capipalestra non sono fermi nelle rispettive palestre, ma in un modo o nell’altro vanno a interferire con l’andazzo della trama, nel bene o nel male. Sabrina, Lt. Surge e Koga, ad esempio, fanno parte del Team Rocket, e svolgono anche un ruolo chiave nella trama; troviamo anche un Blaine che è un ex-scienziato del Team Rocket, responsabile della creazione di Mewtwo, e che aiuterà Rosso e compagni a sgominare i piani del Team Rocket insieme a tutti gli altri Capipalestra.

Parliamo ora di un personaggio molto amato dai fan: Giovanni. Il capo del Team Rocket si presenta per tutta la trama come un amico nei confronti di Rosso, per poi bramare la sua morte verso la fine dell’arco narrativo; questo lo si può intuire nella famosissima scena in cui Giovanni congela Rosso per poi ordinare ai suoi Pokémon di ridurlo in frantumi. Nell’arco narrativo viene inoltre approfondita la storia di qualsiasi personaggio, sia esso chiave nella trama o una semplice comparsa.

Contrariamente a quanto si possa pensare, i veri cattivi della storia di Pokémon Adventures non sono quelli del Team Rocket, ma i Superquattro! Avete capito bene. Ora vi starete chiedendo: “In che senso i veri cattivi sono i Superquattro?”. Il leader del gruppo sarà Lance, e avrà degli ideali simili a quelli del Team Plasma: liberare i Pokémon dal giogo degli umani. Lance è disposto a tutto per realizzare il suo sogno e fa davvero sul serio. In una gara di pesca ad Aranciopoli, ad esempio, c’erano in palio due Dragonair per il vincitore; Lance, indignato da questa cosa, usa le sue abilità per entrare in contatto con Dragonair e ordina loro di radere al suolo la città con un Iper Raggio.

La trama

Riprendiamo ora da dove eravamo rimasti: dalla trama di Pokémon Adventures, apprezzatissima dai lettori o anche da chi ne ha solo sentito parlare. Sostanzialmente il susseguirsi delle vicende è molto simile a quello presentato da Game Freak: l’incontro del protagonista col suo primo Pokémon, battere 8 palestre per accedere alla Lega Pokémon, e contrastare i piani del cattivo di turno.

Quella presentata però è una trama mai vista prima, che utilizza gli stessi personaggi della saga videoludica, ma reinterpretati al modo giusto. La storia ha un carattere molto maturo, ovviamente alternato ad alcune scene comiche che vanno a creare il giusto equilibrio.

Le lotte

Le lotte di Pokémon Adventures hanno un’impostazione totalmente differente dalla classica lotta a turni vista finora; quella del manga mette in risalto il vero legame tra Pokémon e allenatore, mostrando scene in cui gli allenatori stessi intervengono nelle lotte, in alcuni casi rischiando la vita per il proprio Pokémon.

Ne ”La grande avventura” possiamo subito notare un approccio particolare degli allenatori alle lotte: ad esempio Rosso e Blu, invece di stare fermi sul posto pronti a dare indicazioni ai loro mostriciattoli, iniziano a muoversi intorno all’area in cui si sta svolgendo l’incontro, quasi come se la stessero perlustrando, trasmettendo di conseguenza più carica al lettore.

Il manga, come detto in precedenza, presenta anche delle lotte violente; classico l’esempio in cui un Fearow, usando Perfobecco, trafigge il torace di un Poliwhirl. Nonostante il Poliwhirl in questione è un clone ottenuto utilizzando Doppioteam, la scena resta comunque molto aspra. Altri due noti esempi che non possono mancare sono lo Psyduck in decomposizione che viene affrontato a Lavandonia e il Charmeleon di blu che taglia in due un Arbok.

Breve recensione e opinioni finali

Questa lettura è caldamente consigliata a tutti i fan dei mostriciattoli tascabili, poiché è come affrontare a tutti gli effetti una nuova avventura. Un aspetto che mi ha colpito particolarmente è stato l’accurato approfondimento di ogni singola vicenda.

Leggendo Pokémon Adventures posso finalmente dire di conoscere alcuni personaggi che nei giochi restano piuttosto anonimi. Inutile dire che la maturità e la serietà delle vicende rendono l’opera ancor più affascinante.