Batora: Lost Haven è finalmente arrivato su Nintendo Switch questo 6 aprile dopo il suo debutto su altre console. Il gioco è un indie tutto italiano sviluppato da Stormind Games, uno studio che nasce nel 2016 e ha sede in Sicilia, e pubblicato da Team17. Abbiamo avuto l’onore e il piacere di provare questo titolo e ve ne parliamo in questa recensione.
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In Batora: Lost Haven vestiremo i panni dell’adolescente Avril, in un pianeta Terra post apocalittico in cui sono pochi i superstiti. Lei e la sua amica curiosando tra le rovine si separano, Avril qui incontra le due divinità che le doneranno i suoi poteri, Sole e Luna, i due protettori della Terra. Così l’avventura di Avril ha inizio, il suo compito è quello di salvare la Terra, cosa che a lei sta molto a cuore; diventa così la Guardiana dell’Equilibrio.
Sole e Luna, Corpo e Mente, una sistema di combattimento geniale
Il videogioco è un action RPG con un sistema di combattimento molto particolare. Avril potrà assumere due forme, una Corpo e una Mente, che rappresentano rispettivamente Sole e Luna, le entità che le hanno donato questi poteri. Corpo le donerà forza dirompente e un temibile spadone ed è più efficace contro nemici che utilizzano la stessa forza. Mente invece si concentra su poteri psichici e come armi avremo degli spara cannoni di energia psichica; ci saranno anche nemici da sconfiggere con questa modalità.
Ogni forma avrà quattro abilità diverse che si sbloccheranno automaticamente andando avanti con la storia. Usando una forma si caricherà la barra dell’altra e tramite questa Avril si potrà curare e potenziare per alcuni istanti. Il tutto è pensato per passare quindi da una modalità all’altra e curarsi e potenziarsi di continuo ed in modo fluido. Le abilità invece, che sia parare, usare due abilità speciali o scudi, hanno tutte un piccolo countdown. Il tutto è equilibrato e rende molto bene per il tipo di combattimento del personaggio e i suoi due modi di combattere, che sia fisico o mentale; non mancano, quindi, combo molto potenti, veloci e divertenti. Ci sono inoltre le Rune, che potenzieranno il nostro personaggio, di cui vi parleremo poco più avanti con la recensione.
Batora: Lost Haven, una storia che perde il punto focale
La storia del gioco viene presentata con due poli opposti, da un lato la Terra colpita da un cataclisma o un male non ben definito, tutto in rovine, distruzione ovunque e chissà quante vittime, e dall’altra Avril e la sua amica, che vanno in giro ad esplorare, giocando e scherzando come se non fosse mai successo nulla. All’inizio immaginavamo di abituarci alle loro battute infantili, magari che con il proseguire della storia, l’infittirsi della trama e le responsabilità di Avril, il modo di vedere delle due ragazze sarebbe cambiato e invece no, il mood di comico che pervade l’opera rimane fino alla fine, elemento che stona decisamente con le disgrazie che ci vengono mostrate durante il percorso. Avril percorrerà quattro diversi mondi, nei quali c’è stata la stessa calamità che ha colpito la Terra, e aiuterà gli abitanti di questi mondi.
Il compito di Avril è quello di trovare il Nucleo di ogni pianeta e di purificarlo, così da riportare l’equilibrio nell’universo e di salvare la propria Terra e tutti i mondi che visiterà. Peccato però che è tutto molto ripetitivo, che siano battaglie o puzzle da risolvere per andare avanti. Gli enigmi da risolvere sono forse la parte più interessante; qui il giocatore è portato a pensare un pochino invece di andare avanti solo per inerzia. Per il resto, i mondi, una volta completato il primo, saranno tutti uguali tra di loro: Avril inizia e finisce il suo breve percorso nel mondo visitato in modo lineare e abbastanza semplice.
Le Rune, oggetto terribilmente sprecato in gioco
Durante il percorso, Avril troverà delle Rune, oggetto magico che potenzierà l’abilità. Le Rune sono di tre tipi: Difensore, Conquistatore e Neutre. Queste andranno a potenziare il nostro personaggio in base a delle risposte che dovremo dare e influenzeranno anche l’avanzare della storia. Nella teoria tutto molto interessante e curioso, nella pratica un po’ meno. I potenziamenti sono quasi impercettibili, come i cambiamenti della storia, dato che questi ultimi non influenzano in modo davvero marcato quello che succederà. Tutto questo ”grazie” alle Rune Neutre che penseranno ad equilibrare qualsiasi scelta noi faremo.
Una cosa che abbiamo trovato veramente spiacevole di questo gioco non è legata ad elementi come grafica, modalità di gioco o trama: il prodotto non è doppiato in italiano. Nonostante si tratti di un titolo indie, il gioco è di origine italiana, sviluppato da uno studio in Sicilia, motivazione per cui speravamo ci potesse essere la narrazione in italiano! Batora: Lost Haven è comunque tutto sottotitolato nella nostra lingua.
Batora: Lost Haven, considerazioni finali
Nonostante le aspettative abbastanza alte bisogna dire che il gioco è gradevole anche visivamente parlando, con colori ben pensati e piacevoli. Non abbiamo apprezzato la mancanza del doppiaggio italiano ma la cosa che ci ha più delusi è stata la mancanza di una crescita della protagonista e di un vero e proprio sviluppo della trama, oltre che, data la durata molto breve del gioco, anche della variante GDR o di qualche elemento di rigiocabilità. Nonostante queste lacune, il gioco diverte, è scorrevole ed è un piacevole passatempo, questo studio emergente in futuro potrebbe riservarci sorprese ben più grandi di Batora: Lost Haven. Il gioco si trova sul Nintendo eShop ad un prezzo di € 24,99, prezzo congruo a quello che il gioco ci offre.
Voto: 7/10