TOP 10 giochi Nintendo Switch del 2023

Anche il 2023 è giunto al termine, ma, almeno per quanto riguarda Nintendo Switch, si è lasciato dietro decine di giochi memorabili. In questo articolo tratteremo alcuni dei migliori giochi usciti per la console ibrida di Nintendo per come sono stati percepiti dal nostro staff. Si tratta infatti di una TOP 10 per lo più soggettiva che comprende solo giochi usciti nel corso del 2023 su Nintendo Switch e che sono stati giocati e apprezzati dalla maggior parte dello staff di Pokémon Next.

Entra nel Gruppo Telegram di Pokémon Next per seguire tutte le novità e commentarle con gli altri utenti: http://bit.ly/2F95vcD

Come quantità e qualità, quest’anno la casa di Kyoto ha portato alla luce diverse perle. Tra titoli first party, porting e indie, ogni tipo di giocatore ha potuto trovare pane per i propri denti tra i vari giochi usciti su Nintendo Switch in questo 2023. Strategici, RPG, JRPG, action, platform, metroidvania. Nintendo Switch ha sempre avuto il pregio di differenziare moltissimo i generi anche per le sue IP principali, basti pensare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Fire Emblem, oppure Animal Crossing e Super Mario.

TOP 10 giochi Nintendo Switch 2023

Metroid Prime Remastered

Durante lo scorso febbraio Retro Studios ha shadow droppato a sorpresa la remaster del primo storico capitolo di Metroid Prime a seguito di un Nintendo Direct in cui il gioco era stato annunciato. La sorpresa più grande è stata, però, che il prodotto si è rivelato molto più curato di quanto ci si potesse immaginare, visto la grande passione dimostrata nel riproporre il gioco originale.

Gli sviluppatori hanno infatti profondamente rivisto sia il comparto tecnico che quello dei controlli, rendendo la remastered una versione decisamente più moderna, anche rispetto alla trilogy uscita per Nintendo Wii. Il fiore all’occhiello del pacchetto è sicuramente il fatto che i 60 fps sono sbloccati, donando al titolo una fluidità tutta nuova. Contenutisticamente il gioco rimane invariato rispetto all’originale e manca anche una funzione di autosalvataggio, ma il risultato è una riproposizione di un titolo leggendario davvero molto convincente. Non sarà Metroid Prime 4, ma se siete amanti della saga non esitate a scoprire o ri-scoprire questo classico del genere.

Cocoon

Dal Gameplay Designer di Limbo e Inside, Cocoon è un’esperienza indie incredibile che mette al centro la capacità di analizzare l’ambiente. L’assenza di dialoghi permette al gioco di essere permeato da un’atmosfera quasi mistica, accompagnata da un’estetica e un design di mondi ed enigmi di altissimo livello.

Un po’ come visto già in altri giochi come ad esempio Journey o Abzù, il protagonista non ha un obbiettivo ben preciso, semplicemente si comincia ad esplorare l’ambiente senza alcun tipo di tutorial o interfaccia a schermo. La meccanica del salto tra i mondi qui viene sfruttata a pieno, così come la presenza di effettivi boss i quali permettono al protagonista di acquisire poteri diversi proseguendo nell’esplorazione. Cocoon è un gioco semplice, ma non per questo banale; Geometric Interactive è riuscita a fuori un gioco solido e artisticamente valido a livello estetico e sonoro. Non a caso il titolo ha vinto il “The Game Award al miglior Indie al debutto” battendola con molti altri giochi validi del 2023 usciti anche su Nintendo Switch.

WarioWare: Move It!

Lo scopo di WarioWare: Move IT! è chiaramente quello di rappresentare il più puro dei party game, un titolo semplice ed intuitivo che possa fornire numerose ore di intrattenimento. Il multiplayer locale da 2 a 4 giocatori è qui esaltato e rappresenta il modo ideale per giocare: è bello vedere come Nintendo, tra questo e altri titoli come Mario Party o Mario Kart, dia ancora importanza a questa forma di multigiocatore, ormai non più al centro del mercato.

In generale l’offerta contenutistica è varia e molto ampia, visto che è presente anche un’interessante modalità storia, giocabile sia in singolo che in cooperativa. Il punto forte di questa campagna non è certo la profondità, ma la scrittura delle battute vi strapperà un sorriso in diversi momenti ed è davvero ottima. I minigiochi, inoltre, sono più di 200, vi capiterà dunque di vivere tanti tipi di situazioni diverse. Il risultato è quello di un pacchetto veramente completo, vario e adatto a giocatori di ogni età. Ovviamente si tratta di un party game, quindi il titolo non si rivolge particolarmente agli amanti del single player only, ma siamo sicuri che, in compagnia di qualche familiare o amico, quasi ogni giocatore riuscirà a trovare qualcosa per lui in questo nuovo capitolo della saga.

Fire Emblem Engage

Se a livello di puro gameplay Fire Emblem Engage raggiunge picchi forse mai raggiunti fino ad ora nella saga, purtroppo non si può dire lo stesso a per quanto riguarda la trama. Torna il triangolo delle armi che ha rappresentato il cuore del gameplay del franchise per anni, con l’aggiunta della meccanica Breccia per aumentare ulteriormente lo spessore strategico. Torna la possibilità di interagire con i propri compagni per incrementarne il rapporto, anche se comunque risultano tutti meno incisivi rispetto ai personaggi di Fire Emblem: Three Houses. Infine, l’introduzione più incisiva risiede negli anelli degli emblemi, che, oltre ad essere primari nella trama, garantiscono anche una grande varietà strategica.

Ogni emblema ha le sue forze e debolezze, armi leggendarie e scegliere il personaggio con cui associarsi spesso può essere decisivo sulle sorti della partita. Fire Emblem Engage risulta un ottimo punto d’ingresso anche per i neofiti della saga, oltre a rappresentare una celebrazione della serie per tutti i veterani. Nonostante le pecche, rimane uno dei giochi migliori dell’anno per la console, solido e impegnativo, che riesce a onorare un franchise ormai ultratrentennale.

Pikmin 4

La saga di Pikmin è finalmente ritornata nel 2023 con un nuovo capitolo, apprezzato da critica e pubblico, tanto da essere inserito tra i giochi migliori dell’anno da parecchi. Si tratta dell’episodio più lungo e corposo, oltre che di quello più espressamente rivolto a chi ama la componente di azione della saga. I ritmi sono infatti meno compassati e l’esplorazione è sicuramente resa meno centrale rispetto ai capitoli precedenti, in cui il cuore era proprio la magia di questa componente e l’atmosfera quasi fiabesca.

Si tratta dunque di un episodio in cui punto forte è il contenuto, visto che il gioco è ricchissimo e quasi antologico per la serie, con il ritorno di tutti i tipi di Pikmin più due nuovi, di cui uno cavalcabile. Un altro grande pro è la componente tecnica, visto che Pikmon 4 è dotato di un’ottima fluidità e di delle animazioni spettacolari. Le ambientazioni sono molto belle da esplorare e si sviluppano sia in orizzontale che in verticale, donando all’esplorazione una buona varietà. Dategli una possibilità, soprattutto se non avete mai giocato a questa saga, decisamente meno famosa di altre di Nintendo.

Super Mario RPG

Nintendo decide di riportare in auge un vecchio titolo, considerato un classico tra i fan della saga, ma mai arrivato qui da noi in Italia, quel Super Mario RPG: The legend of the seven stars che seppe mischiare le tipiche meccaniche di Mario a quello di un gioco a turni alla Final Fantasy. Il risultato è un remake convincente, un’occasione per chi lo ha già giocato di rivivere questo classico in una chiave più moderna e per chi non lo conosceva di scoprire l’ennesima avventura di Mario, questa volta profondamente differente.

La premessa narrativa del gioco è la stessa di sempre, ovvero il rapimento della principessa Peach, ma questa volta lo svolgimento prende una piega ben diversa, sia grazie alle meccaniche ereditate da Square Enix e dai giochi di ruolo, sia grazie alla presenza di una nuova minaccia per Mario e compagni. Il gameplay e la storia sono rimasti pressochè invariati rispetto all’originale, infatti Nintendo ha qui deciso di puntare sulla fedeltà per questa trasposizione, che sprizza rispetto e amore da tutti i pori.

A spiccare in questo lavoro di remake è senza dubbio la componenente tecnica, visto che il gioco è davvero meraviglioso da vedere e fluidissimo da giocare. In questo specifico campo il passo in avanti è enorme e ben visibile a tutti ed è qui che si è concentrato lo sforzo di riammodernamento del titolo. Certamente l’eccessiva fedeltà all’originale potrebbe non essere gradita a tutti, ma se siete interessati a questa originale concezione di un gioco di Mario, trovere in questo remake un’operazione riuscitissima.

Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon

Bayonetta è una delle saghe meno conosciute di Nintendo, anche vista la sua natura poco family friendly. L’IP di PlatinumGames non ha mai esistato nel mettere i giocatori in difficoltà e a dare loro un certo livello di sfida, ecco perché Bayonetta Origins è stato quasi sorprendente da un certo punto di vista. Con un comparto estetico totalmente diverso dagli altri capitoli del franchise, questo spin-off sembra sia stato pensato quasi come una vecchia fiaba, rilassante e allo stesso tempo inaspettata per i veterani della saga.

La protagonista è Cereza, quella che in futuro riceverà il titolo di Bayonetta, e Cheshire, un demone che la accompagnerà nella sua missione per salvare la madre. Il gioco si muove come una vera e propria fiaba interattiva, all’interno di una foresta disegnata in un libro per bambini. Il giocatore dovrà controllare entrambi i personaggi contemporaneamente nelle fasi esplorative e quando bisognerà risolvere degli enigmi. Nonostante quindi i veterani potranno trovare fin troppo semplice il titolo, se saranno disposti a mettersi comodi per ascoltare quello che è a tutti gli effetti un racconto visivo impeccabilmente narrato, potranno rimanere piacevolmente sorpresi.

Kirby’s Return to Dream Land Deluxe

Originario del 2011 e nativo di Nintendo Wii, Kirby’s Return to Dream Land fu uno degli episodi più apprezzati del franchise, oltre ad essere uno dei migliori titoli per Nintendo Wii. Il successo ottenuto mise poi le basi alla direzione che prese la saga per i capitoli successivi, che piano piano hanno reso la componente multiplayer sempre più immediata e responsiva. Il gioco rimane invariato in termini di gameplay rispetto all’originale, con uno stile grafico rinnovato e una difficoltà anche leggermente più bassa.

Una delle novità principali è la sezione dedicata a Magolor, in aggiunta al Parco Magolandia che, oltre a contenere dei mini-giochi, servirà anche da esposizione per i collezionabili del gioco. Il gioco ovviamente si può apprezzare anche in solitaria, per quanto l’esperienza multiplayer sia molto consigliata. L’avventura che vede come protagonista Magolor si intitola “Il viaggiatore interdimensionale”, si sblocca alla fine del gioco ed è praticamente l’epilogo della storia principale, anche se presenta uno stile di gioco abbastanza differente e interessante. Se ci si è persi il capitolo per Nintendo Wii, questo è sicuramente un ottimo modo per recuperarlo.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom

A pari merito (secondo il nostro staff) con il titolo successivo, The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è uno tra i migliori giochi dell’anno 2023 usciti su Nintendo Switch. Questa posizione è praticamente scontata per chiunque abbia anche solo intravisto qualcosa riguardo questo titolo. Sequel diretto di Breath of the Wild, Tears of the Kingdom è la perfetta espansione di quanto già visto nel capitolo del 2017. Non si tratta solo di un proseguimento dal punto di vista di trama, anzi, tutt’altro. Al contrario di quanto si vede solitamente nei sequel, in cui il gameplay rimane più o meno lo stesso e a proseguire è principalmente la narrazione, qui a cambiare quasi radicalmente è proprio il gameplay e l’esplorazione del mondo di gioco.

Il mondo… dopo la calamità?

Una piccola sezione di articolo non basta a descrivere in quanti modi il team di sviluppo abbia ampliato le meccaniche di gioco. In questo capitolo è possibile letteralmente costruirsi i propri veicoli, armi e qualsiasi tipologia di strumento, il tutto sta nel modo in cui si decide di combinare i vari poteri di Link e i componenti reperibili in giro per la mappa. Si possono connettere oggetti tra di loro, fondere le armi, attraversare i soffitti e riportare indietro nel tempo i movimenti di alcuni oggetti.

Il gioco poi non si articola attraverso una sola mappa, ma ben tre: le Isole celesti, le terre di Hyrule e il sottosuolo. Mentre Hyrule rimane più o meno invariata, le tre mappe hanno caratteristiche e conformazioni totalmente differenti che richiederanno al giocatore di ingegnarsi con i mezzi a sua disposizione per riuscire ad esplorarle completamente. Questa è ovviamente solo una piccola parte di quello che Eiji Aonuma e il suo team sono riusciti a realizzare con questo capitolo che conclude la storia di Zelda e Link, almeno per ora.

Super Mario Bros. Wonder

Insieme al gioco precedente, ovvero The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Super Mario Bros. Wonder è sicuramente uno dei migliori giochi per Nintendo Switch del 2023, tanto da meritare un posto nelle candidature ai The Game Awards. Questo titolo rappresente il ritorno del filone dei Mario in 2D dopo 11 anni di attesa, proprio per questa motivazione Nintendo ha deciso di fare le cose in grande stile, proponendo al pubblico un capitolo tanto classico quanto innovativo, contemporaneamente erede di tutto quello che aveva reso grandi i precedenti ma anche portatore di elementi di rottura per la saga. In particolare la caratteristica principale, come dice lo stesso titolo, è quella di continuare a meravigliare il giocatore, tramite soluzioni nuove e sperimentali che dimostrano ancora una volta quanto siano geniali i designer di Nintendo.

A partire dai nuovi power up, Mario Elefante su tutti, capace di diventare già iconico in pochissimo tempo, fino ad arrivare ai semi meraviglia, vera novità del gioco, l’obbiettivo è come già detto quello di stupire, il tutto sia in single player che in multiplayer, locale e online. Il game design nintendiano raggiunge veramente l’apice e a questo si affianca un comparto artistico veramente strepitoso. Il gioco è bellissimo da vedere, sia nella versione normale dei livelli che in quella “modificata” dei semi meraviglia. I nuovi power up sono tutti molto azzeccati e le nuove animazioni dei protagonisti sono forse le migliori mai viste per il personaggio.

Un titolo che continua a giocare con la fantasia del giocatore, tanto da portarlo a chiedersi in che modo il prossimo livello riuscirà ad essere sopra le righe. Obbligatorio per chiunque ami la serie, oltre che un buon punto di ingresso per i nuovi giocatori.

Menzione d’onore

Hogwarts Legacy

Nonostante il porting su Nintendo Switch non sia sicuramente la versione ideale per giocare Hogwarts Legacy, a causa di una serie di compromessi grafici a cui Avalanche è dovuta sottostare per mantenere accettabile la fluidità, il gioco basato sulla licenza del Wizarding World resta uno dei migliori titoli dell’anno, consigliato a chiunque sia appassionato di open world con componenti da gioco di ruolo e letteralmente imperdibile per i fan della saga, per cui questo titolo rappresenterà letteralmente una manna dal cielo.

Il titolo è appunto un action gdr e vi permetterà di compiere una serie di importanti scelte, come la casata di cui farete parte o il tipo di incantesimi e abilità in cui specializzervi. Sarà possibile persino approfondire l’uso delle leggendarie e temibili maledizioni senza perdono, incantesimi potentissimi ma molto pericolosi da usare e che avranno una serie di effetti su alcune delle storie vissute dal vostro personaggio. Il combattimento si basa sull’uso di incantesimi di parata e di attacco e risulta decisamente piacevole, oltre che molto fedele alla licenza originaria. Questa fedeltà pervade tutto il gioco e raggiunge il suo apice nel modo in cui si è scelto di costruire Hogwarts. Il castello è semplicemente meraviglioso, enorme, intricato e pieno di sorprese tutte da scoprire. Insomma si tratta di un gioco davvero imperdibile per gli amanti delle storie scritte da J.K Rowling.