Game Freak collabora con studi esterni a causa della complessità dei giochi Pokémon moderni

Game Freak ha contattato studi esterni per migliorare i futuri titoli Pokémon a causa della complessità “standard” moderna videoludica.

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Un’intervista davvero interessante è emersa nelle ultime ore da parte di un membro di Game Freak per Axios Gaming, sito d’informazione. Ad aver parlato è stato Masao Taya, direttore e componente del DDO (Development Department One).

L’intero dialogo è stato svolto sulla base di domande e risposte relative all’ultima fatica non-Pokémon partorita in casa Game Freak: Pocket Card Jockey: Ride On. Difatti è stato dichiarato che il titolo ha necessitato il supporto di ben due studi esterni (Infiniteloop Co. e Pixyda) per la portabilità del titolo nell’Apple Store. Per chi non lo sapesse, l’originale Pocket Card Jockey uscì tanti anni addietro per Nintendo 3DS. Si tratta di un titolo che mischia gare ippiche (passione di Taya) a solitari con le carte.

Inevitabili, tuttavia, le domande sui mostriciattoli tascabili. Taya non dribblato la questione, ed è andato dritto al punto:

“Negli ultimi anni, le risorse necessarie per lo sviluppo del gioco sono cresciute e cresciute, quindi Development Department One ha provato uno stile di sviluppo in cui collabora con studi esterni. I team principali di Game Freak realizzano giochi Pokémon su base quasi annuale e tali giochi sono diventati graficamente sempre più complessi, richiedendo più risorse nel processo.”

Masao Taya (Game Freak) a Stephan Totilo di Axios Gaming

Che sia finalmente arrivata l’ora che Game Freak affronti la realtà e si faccia “aiutare” durante la lavorazione anche dei titoli main-line? La speranza è indubbiamente questa. D’altra parte, tuttavia, qualche settimana fa l’azienda fondata da Tajiri era alla ricerca di nuove risorse interne per ampliare il team.

A noi non resta che incrociare le dita, affinché, un giorno, potremmo mettere le mani su un gioco Pokémon in pari con gli standard videoludici moderni.