La nota rivista Game Informer ha avuto modo di porre una domanda molto interessante a Junichi Masuda in una recente intervista: quale episodio della celebre serie Pokémon è stato il più faticoso da realizzare per Game Freak?
Lo sviluppatore rivela che la sfida più ostica è stata creare la terza generazione su Game Boy Advance anche a causa della necessità di ottimizzare il gioco per la console: «con Rubino e Zaffiro, lo schermo era diventato un po’ più lungo e c’era un aspect ratio diverso. Inoltre, c’erano più colori e più canali per il suono, quindi la tecnologia era andata molto avanti. Questa console ci ha consentito di fare tanto e ci ha dato grande libertà, ma allo stesso tempo è servito più tempo per realizzare le cose.»
La parte tecnica però non è stata quella più difficile: «dopo l’uscita di Oro, Argento e Cristallo, tutti hanno cominciato a dire ‘beh, è finita. La moda passeggera dei Pokémon ora è finita, la saga è morta.’ In quel momento, l’atmosfera, in generale, parlava del fatto che la moda dei Pokémon fosse finita e avevamo addosso un enorme pressione, perché dovevamo dimostrare che tutti si sbagliavano». Ora noi sappiamo che Pokémon Rubino e Zaffiro furono un gran successo, ma in quel periodo lo stress portò Masuda a farsi ricoverare in ospedale: «ho accumulato davvero tanto stress, alla fine sono dovuto andare in ospedale e ho avuto problemi di stomaco e mi hanno dovuto visitare, sapete, inserendo una telecamera per andare a vedere. È stato davvero molto stressante. La notte prima dell’uscita del gioco sognai anche che sarebbe stato un completo fallimento, fu davvero un incubo» conclude il director di Game Freak.
Dopo queste parole possiamo comprendere meglio quanto sia dura sviluppare un videogioco e non deludere le aspettative dei fan in tutto il mondo, quindi invitiamo tutti i videogiocatori a rispettare il lavoro di questi artisti.