Ma alla fine… ci sono piaciuti Pokémon Scarlatto e Violetto?

Dopo quasi un anno dall’uscita di Pokémon Scarlatto e Violetto, alcuni redattori di PokéNext hanno voluto esprimere la loro opinione sui due videogiochi di nona generazione, da fan a fan.

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Sottolineamo come i pareri non comprendono anche l’avventura vissuta con il DLC “Il tesoro dell’area zero”, ma è stato considerato soltanto il gioco principale.

ELISA

Grafica – Dal punto di vista grafico e tecnico purtroppo si tratta dei giochi con più punti deboli. Le texture dell’ambiente sono spesso sgranate e poco definite, il frame rate del gioco ogni tanto cala o ci sono momenti in cui lagga, il pop-up delle creature e le mappe che si caricano lentamente quando ci si sposta sulla cavalcatura non sono un granché da vedere, per non parlare dei bug. Unica nota positiva della grafica sono i modelli dei Pokémon e dei personaggi principali, alcuni sono davvero molto curati (Charizard).

Musiche – Le musiche sono forse la cosa che più ho apprezzato del gioco, in particolare alcune boss fight (Penny, Team Star, Olim/Turum) e aree (Area Zero, Foresta di Bambù). Anche il fatto che la ost di battaglia siano cangianti in base alla zona del mondo in cui ci si trova e il passaggio da una all’altra risulti sempre fluido. Come atmosfere ho trovato davvero memorabile probabilmente solo l’Area Zero, per musica e per la verticalità di tutta la zona. Altra nota positiva è la scuola, per quanto le aule non siano collegate realmente, riesce comunque a regalare la sensazione di trovarsi in un’accademia anche grazie alle interazioni con i professori, alle lezioni e a tutti i libri interessanti che si possono trovare.

Mondo di gioco – L’open world è stato abbastanza deludente a livello di densità. È sicuramente pieno di Pokémon, ma questi non sono distribuiti bene come per Leggende Pokémon: Arceus in cui ogni gruppo di Pokémon aveva la sua zona. In Scarlatto e Violetto spesso si può ritrovare lo stesso Pokémon anche i lati opposti della mappa. Enorme pecca sono poi le città senza abitazioni esplorabili, la mancanza delle sub-quest di Arceus, la ripetizione dei negozi o il fatto che non siano stati realizzati gli interni. Il terra-forming in generale non l’ho trovato terribile, solamente la Sierra Nepada mi ha un po’ deluso in quanto davvero deserta e quasi del tutto piatta.

Pokédex – Ho apprezzato quasi tutto il Pokédex a parte 3 o 4 eccezioni che trovo davvero poco ispirate e incomplete come la linea evolutiva di Pawmi e il Pokémon fenicottero. Per il resto, ho trovato tutti e tre gli starter molto belli insieme alle loro evoluzioni finali. A livello estetico credo sia uno dei Pokèdex migliori mai realizzati. L’idea di avere una libreria da completare con di volumi fa venire ancora più voglia di completare tutto lo scaffale. Bellissime le scene che si vedono come copertina per ogni Pokémon e ho trovato anche le descrizioni abbastanza utili. Come tipi di Pokémon mi è sembrato ci fosse varietà, forse pochi tipi fuoco davvero interessanti da usare in squadra.

Personaggi – I personaggi sono un punto molto importante di questi giochi, quasi inscindibile dalla trama, almeno per quanto riguarda uno dei quattro protagonisti. Pepe, Nemi e Penny sono personaggi ben scritti che si sviluppano piano piano nella storia, in particolare il primo. Hanno tutti e tre un ruolo principale nell’avanzamento della storia e del gioco; si parte avendo di loro una certa idea, e si arriva alla fine vedendo alcune delle proprie aspettative venire quasi ribaltate. I personaggi di Olim e Turum sono sicuramente interessanti, anche se forse non del tutto approfonditi. Il preside e i membri del Team Star rivelano poi una profondità e atteggiamenti che farebbero affezionare ed empatizzare chiunque. Anche i professori della scuola si rivelano dei bei personaggi se si incrementa il loro livello di amicizia in gioco, unica pecca sono forse i Super Quattro, i Capipalestra e la campionessa.

Trama – Infine, a livello di trama questa volta il potenziale è davvero tanto. Hanno messo delle basi solide su cui realizzare molto più che la trama di questo gioco, ma probabilmente si tratta di qualcosa che influenzerà anche in generale il world building Pokémon. Parlo di potenziale in quanto quello che si vede nel gioco non è completo, ma sicuramente verrà approfondito nel dlc. Grazie al libro Scarlatto e Violetto, ai diari di professori e alle lezioni di storia sono riusciti a rendere bene il passato della regione di Paldea. Per quanto la trama del gioco non c’entri esplicitamente con il passato della regione, è palese sia qualcosa che vorranno espandere nel Dlc. Come pacing non l’ho apprezzata in quanto si sviluppa tutta all’inizio e alla fine (almeno quella principale), nel mezzo non ci sono troppi riferimenti. Sembra che l’abbiano scritta partendo praticamente dalla fase finale.

Considerazioni finali – Uno dei giochi Pokémon dal potenziale più alto, che però non è stato del tutto sfruttato a causa di un comparto tecnico decisamente non al passo con i tempi e spesso anche debilitante.

VALENTINA

Trama – La trama è uno dell’aspetto che più ho apprezzato su Pokémon Scarlatto e Violetto. L’ultimissimo punto della storia incentrato sui Professori Olim e Turum mi ha presa molto e mi è sembrato abbastanza maturo rispetto ad altri giochi Pokémon, infatti non vedo l’ora di giocare i DLC per scoprire qualcosa in più a riguardo. Carino anche il fatto di poter scegliere l’ordine della storia da seguire, grazie a questo nuovo elemento di gioco mi sono sentita libera di esplorare Paldea a mio piacimento senza essere obbligata da qualcuno.

Grafica – Punto dolente di Pokémon Scarlatto e Violetto. Mi spiace dirlo, ma in quasi tutta l’avventura non sono riuscita a trovare degli elementi carini della grafica eccetto i filmati importanti. Per via di questa cosa purtroppo non riesco mai ad accendere la Switch per giocarci, mi passa proprio la voglia anche di fare i vari Raid che ci sono per via della grafica. Se tutti prima si lamentavano della grafica di Pokémon Spada e Scudo direi che con Scarlatto e Violetto la situazione è andata a peggiorare a parer mio. Consiglio a Game Freak di assumere più persone allo sviluppo dei giochi che purtroppo con poche risorse può essere difficile stare dietro a tutto.

Personaggi – Alcuni dei personaggi su Pokémon Scarlatto e Violetto sono stati strutturati bene e mi è piaciuto incontrarli, come ad esempio Nemi, Pepe e Penny. Molti di loro hanno avuto anche una crescita caratteriale e mai banale. Purtroppo però devo dire a mio parere che se da una parte alcuni personaggi li hanno resi molto noti, come per esempio Kissara o Capsi, altri personaggi sono stati resi anonimi. Secondo me si sono concentrati su pochi personaggi, dove infatti molti di loro sono già dimenticati come i vari Capipalestra (di cui ancora non ricordo il nome) e soprattutto la Campionessa Alisma. Il ruolo dei Campioni della Lega deve essere memorabile, mentre Alisma per l’appunto non me l’ha trasmesso per via del suo essere anonimo e poco presente. Penso che sia addirittura la peggior Campionessa, mi ha delusa veramente tanto.

Pokédex – Il Pokédex devo dire che mi è piaciuto, hanno inventato Pokémon molto particolari insieme anche ai vari metodi di evoluzione. Per me che gioco in competitivo posso dire di essere soddisfatta, hanno tirato fuori dei Pokémon veramente forti, come ad esempio Dondozo e Tastugiri, i vari Paradossi capaci di rivoluzionare il meta e il quartetto dei nuovi leggendari Chien Pao, Chi Yu, Ting Lu e Wo Chien. In tutta l’avventura mi sono divertita a scoprire i nuovi Pokémon debuttati a Paldea.

Mondo di gioco – L’idea di rendere Pokémon Scarlatto e Violetto open world mi è piaciuta. Con questo finalmente si sono adattati ai tempi di oggi, anche se purtroppo per via della pecca grafica ha rovinato un po’. L’ambiente e è molto spoglio e pieno di lag. Un’altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è stata l’eliminazione di alcuni interni, come i negozi e le case degli abitanti. Per me che piace esplorare anche ogni minimo luogo è stata questa idea molto sfavorevole perché non mi ha fatto godere il gioco a pieno.

SIMONE

Grafica – C’è poco da dire, hanno fatto acqua da tutte le parti. Inoltre non c’è un edificio che ti rimane impresso, perché tutte le palestre sono uguali e inoltre le case non si possono visitare. Nota positiva per la pelle dei Pokémon. Vedere squame e pelo sui mostriciattoli li rende più credibili.

Musiche – Anche qua c’è poco da dire. Le musiche hanno salvato il comparto tecnico. Sono belle e alcune rimangono impresse, rendendo alcune scene molto più godibili. Quella del Team Star soprattutto

Mondo di gioco – C’è e funziona. Ancora oggi scopro nuovi posti che in precedenza non avevo visto e quindi lo reputo fatto abbastanza bene (mai come Zelda però). Koraidon/Miraidon ogni tanto spezzano però l’esplorazione, perché risultano legnosi e la planata mi sembra troppo corta rispetto a leggende. Ok il fatto che posso andare dove volgio e battere i capipalestra senza un ordine preciso, ma avrei preferito che qualche npc avvertisse del fatto che mi stavo introducendo in un’area un po’ più rischiosa, così da invogliarmi a dire: “ok, qui le cose potrebbero complicarsi, quindi forse è meglio che esplori altri posti per lasciarmi quest’area tra le ultime”. Perché mi sono trovato ad affrontare le aree più difficili all’inizio e le più facili alla fine.

Pokédex – I nuovi Pokémon mi sono piaciuti tantissimo. Alcuni Pokémon come Palafin e Tinkaton li trovo geniali e fortissimi. Le forme regionali non mi sono dispiaciute, ma alcune forme degli starter mi hanno lasciato molto perplesso. I paradossi di violetto li trovo tutti troppo simili tra loro e la loro forma shiny lo conferma. I paradossi di scarlatto mi sono piaciuti di più, tranne il fungo che lo trovo fin troppo simile all’originale.

Personaggi – È già tanto se mi ricordo Nemi, Capsi, Clavel e Pepe. Gli altri personaggi non mi hanno detto molto. Un po’ come x e y, nessun capopalestra mi ha colpito, cosa che in diamante e perla per esempio sono stato affascinato.
Il team star bello come storie ma solo due o 3 mi hanno colpito.
L’androide professore invece l’ho apprezzato parecchio.

Trama – Per il 50% del gioco ti dà la sensazione che non sia mai partita, ma verso il finale esplode in un turbinio di emozioni e ti lascia con qualche punto interrogativo che mi auguro, risolvano con i DLC. Come trama la metterei nella mia top 3 trame dei giochi Pokémon della saga principale.

Considerazioni finali – Un gioco che consiglio caldamente, che non spicca tra gli altri ma comunque più piacevoli di altri. Un 7,5/10 lo merita tutto. Questa è stata la prima generazione che mi ha invogliato a prendere la doppia copia, cosa che in passato non mi era successa. Per quanto la trama non sia la migliore, come comparto tecnico faccia un po’ schifo e tutto il resto… Le differenze tra un titolo e l’altro, per via dei paradossi e da altre piccole cose, mi ha portato ad acquistare anche Pokémon violetto. Quindi, Game Freak hai raggiunto un traguardo incredibile, ma porca troia mettete apposto sto gioco perché poteva essere migliore

VALERY

Grafica – Pessima, non mi aspettavo una grafica alla diablo ma neanche così trasandata, trascurata ed incompleta (il fatto che non posso entrare nelle case mi ha urtato non poco, si percepisce la mancanza di tempo materiale nello sviluppo).

Trama – Molto particolare, bella e non banale. È l’unica cosa, insieme ad altre piccole, che mi sia veramente piaciuta del gioco. Per nulla scontata e con i giusti momenti di suspense e temi non infantili.

Mondo di gioco – Da migliorare, spazi vuoti e molti bug non trascurabili. Era quasi più piacevole leggende pokemon. Non sono riusciti a dare quel senso di infinito con un vero senso di gioco (alla zelda insomma).

Pokedex – Noioso, nulla da aggiungere, non mi ha impressionata particolarmente.

Personaggi – Niente male, sicuramente più variegati e meglio personalizzati di altri a parer mio. Nemi unica insopportabile, senza una crescita significativa. Capipalestra spettacolari, ognuno di loro con un ruolo e lavoro anche nella vita “fuori dalla palestra” cosa che ho apprezzato particolarmente.

Considerazioni finali – Nel complesso delusa, dopo la storia principale non mi sono sentita la voglia di continuare a giocare.