Merchandise Pokémon italiano: Lenticolari Yoga

Nei primi anni 2000 l’Italia era nel pieno della Pokémon Mania. I ragazzi passavano giornate intere a scambiare carte del Set Base con gli amici, ad attaccare figurine negli album, a giocare a Pokémon Giallo o a guardare la serie animata su Italia1 il pomeriggio, prima di fare i compiti. In questo contesto ricco di novità e voglia di collezionare, fece la comparsa un prodotto a cui tengo sentimentalmente molto: le lenticolari Yoga.

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Nel 1994 il consorzio Conserve Italia acquistò l’azienda agroalimentare Massalombarda, detenente il marchio Yoga; questa rilevò anche il famoso marchio Yoga, ormai sinonimo di succhi di frutta di qualità. Le carte lenticolari dei Pokémon o Minicarte 3D dei Pokémon vennero prodotte da Conserve Italia sotto il marchio Yoga tra il 1999 ed il 2000.

Logo Yoga succhi

Le lenticolari hanno dimensione 40×50 [mm]; frontalmente è presente la linea evolutiva del Pokémon che cambia in funzione a come viene inclinata la lenticolare.

Lenticolare dedicata alla linea evolutiva di Charmander [Collezione personale]

I Pokémon che non avevano stadi evolutivi sono affiancati da una Pokéball, in modo da garantire sempre una transizione durante il movimento della lenticolare. Sul retro della minicarta 3D c’è l’elenco dei Pokémon rappresentati in quella lenticolare, informazioni su altezza e peso del Pokémon, trademark, logo Pokémon e logo Yoga.

Retro della lenticolare dedicata alla linea evolutiva di Bulbasaur [Collezione personale]

Le lenticolari dedicate ai personaggi della serie animata presentavano invece un’illustrazione del personaggio sul fronte con sfondo tridimensionale, mentre sul retro semplicemente il nome dei personaggi rappresentati.

Queste vennero distribuite in omaggio all’interno delle confezioni dei succhi di frutta, acquistabili al supermercato. In totale uscirono due serie, una dedicata ai Pokémon di Kanto e l’altra a quelli di Johto, in diverse tirature. Oltre alle lenticolari, Yoga distribuì anche una serie di articoli a corredo delle serie principali come i righelli e le tovagliette per la colazione.

Le lenticolari Yoga andarono ad incastrarsi perfettamente nel mercato già saturo del tempo in quanto trovavano spazio nei classici momenti di relax dei ragazzi; bersi un succo Yoga, mentre si guardava un episodio della serie animata o durante la ricreazione mentre si scambiavano le carte del GCC, era la quotidianità della maggior parte dei ragazzi. Il motivo del grande successo della prima serie fu proprio la grande simbiosi che le lenticolari ebbero con tutti gli altri prodotti Pokémon; le minicarte 3D garantirono il divertimento dei ragazzi senza però togliere nulla ad altri tipi di collezioni.

PRIMA SERIE LENTICOLARI YOGA:

La prima serie, raffigurante i Pokémon di Kanto ed i personaggi della serie animata, uscì tra il 1999 ed il 2000; quest’informazione è riscontrabile grazie al trademark presente sul retro di ogni lenticolare. Le lenticolari erano distribuite omaggio nelle confezioni da tre succhi di frutta in Tetra Brik; se ne poteva trovare solo una per confezione.

Cartoncino Tetra Brik con pubblicità [Collezione Lorenzo]
Lista lenticolari prima generazione interna al cartoncino del Tetra Brik [Collezione Lorenzo]

La prima serie conta 81 lenticolari raffiguranti i primi 150 Pokémon e 19 lenticolari raffiguranti i personaggi della serie animata. Le 19 lenticolari, raffiguranti i personaggi della serie, esistono con lo sfondo in due colorazioni differenti: giallo e blu. Le rappresentazioni dei personaggi ed il nome della carta è il medesimo, così come la numerazione posta sul retro. La lenticolare di Misty, ad esempio, ha come numero di set 85, sia in colorazione gialla che blu.

Misty serie blu e serie gialla [Collezione personale]

Yoga, con una vincente mossa di marketing, a corredo di queste lenticolari produsse anche quella raffigurante il Pokémon misterioso Mew, la cui distribuzione fu molto particolare. La lenticolare di Mew era ottenibile in omaggio soltanto con l’acquisto dell’esclusivo raccoglitore tascabile al prezzo di £14.900.

Pagina pubblicitaria nell’album delle figurine Pokémon Merlin [Collezione Lorenzo]
Raccoglitore tascabile Yoga [Collezione some_italian_flamethrower]

All’interno del raccoglitore tascabile i collezionisti potevano inserire tutte le lenticolari trovate, così da averle sempre a portata di scambio. Questa decisione fu una grande mossa di marketing che richiamò la particolare distribuzione di Mew all’interno di Pokémon Rosso e Blu; all’interno di questi titoli Mew era infatti ottenibile solo tramite eventi ufficiali e la sua esistenza dette vita a molte leggende metropolitane.

Lenticolare di Mew [Collezione personale]

Non è mai stato noto come la lenticolare di Mew venisse allegata al raccoglitore e, internamente alla community, si è sempre supposto che venisse inserita all’interno di una banale bustina trasparente o del raccoglitore stesso. Grazie ad un recente rinvenimento si può vedere come Yoga curò nel dettaglio anche la distribuzione di questa speciale lenticolare. Il piccolo Pokémon rosa veniva infatti incollato su uno speciale cartoncino illustrativo della promozione in cui, come di consueto, erano anche descritte le modalità di rimborso in caso non si fosse stati soddisfatti del prodotto.

Cartoncino originale utilizzato per la distribuzione di Mew [Collezione personale]

A seguito di quanto detto la prima serie può esser vista come composta da 120 lenticolari diverse di cui, 81 rappresentanti i primi 150 Pokémon, 19+19 raffiguranti i personaggi nelle due colorazioni ed una raffigurante Mew. È importante sottolineare che la numerazione sul retro lenticolare va da 1 a 101 in quanto, come già detto, Yoga non fece una distinzione nella numerazione per i due diversi colori delle lenticolari dedicate ai personaggi.

Grazie al confronto con vari collezionisti è stato possibile individuare e catalogare dettagliatamente 5 diverse tirature. La catalogazione delle diverse tirature è elemento fondamentale per i collezionisti in quanto, chi si approccia alle lenticolari Yoga può trovarsi spaesato nel vedere la stessa minicarta 3D con artwork differenti o con simbologie non coerenti. Tutte le differenze riscontrabili sono legate ai diversi periodi di uscita ed alle migliorie via via introdotte. Ad alimentare il fascino del mistero, ci sono ancora piccoli punti bui a cui, nonostante l’accurata ricerca svolta, non è stato possibile dar risposta.

Di seguito si riporta la catalogazione delle varie differenze in funzione alla tiratura uscita.

  • Prima tiratura
    • Produzione delle prime 81 lenticolari
    • Serie con la “n°xx” per numerazione Pokémon posta sia davanti che dietro la carta
    • Colori poco saturi
    • Trademark “1995,1996,1998 Nintendo. TM & R Nintendo. C1999 Nintendo”
    • Pallino nero che copre “n°xx” in caso di Pokéball. Slot Pokéball del front vuoto (esiste anche un pallino bianco)
    • Artwork Pokémon di profilo
Lenticolare di Chansey prima tiratura [Collezione personale]
  • Seconda tiratura
    • Produzione di tutte le 101 lenticolari (Mew esiste solo in questa tiratura)
    • Serie con “# xx” per numerazione Pokémon sia davanti che dietro la carta
    • Colori chiari, sempre poco saturi
    • Trademark “1995,1996,1998 Nintendo. TM & R Nintendo. C2000 Nintendo”
    • Pallino nero che copre “# xx” nel back in caso di Pokéball e presente solo # nello slot Pokéball sul front. Motivo di confusione è il fatto che NON TUTTI i Pokémon della seconda serie hanno il pallino nero per la Pokéball sul retro (come Mew per esempio)
    • Artwork Pokémon di profilo
    • Carte allenatore gialle/blu con nel back solo il nome dei personaggi illustrati nel front e la scritta “3D” bianca
Lenticolare di Jynx seconda tiratura [Collezione personale]
  • Terza tiratura
    • Produzione delle prime 100 lenticolari, con l’esclusione di Mew
    • Serie con “# xx” per numerazione Pokémon sia davanti che dietro la carta
    • Colori chiari, sempre poco saturi
    • Trademark “1995,1996,1998 Nintendo. TM & R Nintendo. C2000 Nintendo”
    • Pokéball senza alcun simbolo di numerazione sia davanti che dietro
    • Lo slot extra è un errore presente in tutte le lenticolari che presentano il Pokémon con un solo stadio evolutivo o quelle in cui c’è solo Pokéball e Pokémon; non è presente nelle lenticolari in cui ci sono due stadi evolutivi (per motivi di spazio)
    • I Pokémon precedentemente illustrati di profilo sono illustrati frontalmente; gli altri artwork non furono cambiati
    • Carte allenatore gialle/blu con nel back solo il nome dei personaggi illustrati nel front ed la scritta “3D” bianca
Lenticolare di Mewtwo terza tiratura [Collezione personale]
  • Quarta tiratura.
    • Numero lenticolari prodotte con questa tiratura non noto
    • Serie con “# xx” per numerazione Pokémon sia davanti che dietro la carta
    • Colori più saturi e definiti
    • Trademark “1995,1996,1998 Nintendo. TM & R Nintendo. C2000 Nintendo”
    • Pokéball senza alcun simbolo di numerazione sia davanti che dietro
    • Slot extra fixato
    • Stessi artwork della terza tiratura
    • Carte allenatori gialle/blu uguali alle altre con i colori più saturi
Lenticolare di Vulpix quarta tiratura [Collezione personale]
  • Quinta tiratura
    • Presenti tutte le caratteristiche della quarta tiratura
    • Numero lenticolari prodotte con questa tiratura non noto
    • Angoli arrotondati manualmente e successivamente con macchinari
    • Assente marchio CE sul back delle carta nonostante la raccordatura

L’ordine delle varie tirature risulta interpretabile, in particolare per l’uscita della seconda e terza tiratura che potrebbero esser invertite. Le posizioni della prima, quarta e quinta sono deducibili tramite il trademark e il miglioramento della qualità.

SECONDA SERIE LENTICOLARI YOGA:

La seconda serie uscì nel 2000 e aggiunse alcuni Pokémon di seconda generazione. A differenza della serie dedicata a Kanto qui sono molto i punti di cui non abbiamo informazioni. Yoga distribuì la serie Johto sempre in omaggio ai succhi di frutta in Tetra Brik. Già nel numerare le lenticolari che compongono questa serie iniziano i punti ciechi. Ufficialmente non esistono liste numerate o cataloghi, presenti invece per la prima serie. A seguito di un confronto con vari collezionisti è stato appurato che molti Pokémon di seconda generazione sono stati esclusi dalla serie, non trovando mai spazio nelle lenticolari Yoga. Nonostante nelle varie pubblicità e locandine del tempo si faccia riferimento sempre ai “100 nuovi Pokémon” molti di essi non sono stati considerati.

Cartoncino Tetra Brik con pubblicità seconda serie [Collezione Riccardo Mondini]

Grazie ad una ricerca approfondita è possibile affermare che i seguenti Pokémon non hanno ricevuto una lenticolare:

Crobat, Cleffa, Igglybuff, Politoed, Aipom, Yanma, Espeon, Umbreon, Murkrow, Misdrevaus, Unown, Dunsparce, Gligar, Qwilfish, Scizor, Shuckle, Heracross, Sneasel, linea evolutiva Slugma, Corsola, linea evolutiva Remoraid, Delibird, Mantine, Skarmory, Kingdra, Porygon2, Smeargle, Tyrogue, Hitmontop, Smoochum, Magby, Miltank, Blissey, Raikou, Entei, Suicune, linea evolutiva Larvitar, Lugia, Ho-Oh, Celebi

La serie, quindi, conta solo 30 lenticolari, tutte aventi caratteristiche analoghe alla quarta tiratura della prima serie. La lettura delle tirature esistenti della seconda serie è molto più semplice ed immediata, in quanto esistono solo due tirature. Per analogia a quanto fatto per la prima serie si riporta la catalogazione delle due tirature con le varie differenze.

  • Prima tiratura
    • Serie con “# xx” per numerazione Pokémon sia davanti che dietro la carta
    • Colori saturi e definiti, scritte nere definite, bordi slot argentati
    • Trademark “1995,1996,1998 Nintendo. TM & R Nintendo. C2000 Nintendo”
    • Pokéball senza alcun simbolo di numerazione sia davanti che dietro
    • Angoli a punta
    • No marchio CE
    • Prodotte solo 30 lenticolari
  • Seconda tiratura
    • Serie con “# xx” per numerazione Pokémon sia davanti che dietro la carta
    • Colori saturi e definiti, scritte nere definite, bordi slot argentati
    • Trademark “1995,1996,1998 Nintendo. TM & R Nintendo. C2000 Nintendo”
    • Pokéball senza alcun simbolo di numerazione sia davanti che dietro
    • Angoli arrotondati
    • Presente la scritta sul back “Made in Italy” con marchio CE. La scritta PROMINTER spostata verso il basso
    • Prodotte le medesime 30 lenticolari della prima tiratura
Differenza tra prima e seconda tiratura front [Collezione personale]
Differenza tra prima e seconda tiratura back [Collezione personale]

Il cambiamento dei bordi, da appuntiti a stondati, è molto interessante in quanto fa da vetrina ad una situazione molto frequente degli anni 2000. Con l’avvento della Comunità Europea e delle Direttive sulla Sicurezza vennero imposte caratteristiche stringenti per l’immissione nel mercato di un prodotto in termini di sicurezza. Le direttive sulla sicurezza interessarono ovviamente anche i giocattoli, destinati di base ad un pubblico giovane; questa ondata di novità non risparmiò neanche le lenticolari Yoga. A seguito di queste considerazioni la community suppose che il cambio degli angoli da appuntiti a raccordati fosse dovuta alla necessità di ottenere il marchio CE, elemento necessario all’immissione nel mercato di un prodotto.

Al fine di convalidare questa ipotesi ho contattato direttamente Yoga chiedendo spiegazioni al riguardo; grazie alla loro testimonianza per la prima volta abbiamo una documentazione ufficiale del motivo per cui sono stati abbandonati gli angoli a punta. Dallo scambio di messaggi emerge che “le carte lenticolari sono state modificate nel tempo per garantire ai bambini una maggiore sicurezza in fase di gioco”, a convalida di quanto supposto fino ad oggi dalla community di collezionisti.

Sfortunatamente, per quanto riguarda i motivi legati alla mancanza di alcuni Pokémon della seconda serie, Yoga non è riuscita a recuperare informazioni dettagliate. L’assenza di informazioni ci permette però di viaggiare con la mente in modo da fare alcune considerazioni sulle motivazioni che si possono celare dietro questa decisione. Tornando indietro con la memoria possiamo fare riferimento ad altri tipi di prodotti che hanno avuto un simile destino, primo tra tutti le Topps. La serie delle Topps italiane dedicate ai Pokémon di Johto ebbe la stessa sorte delle lenticolari Yoga; la serie, infatti, si interruppe a metà lasciando molti Pokémon senza una carta a loro dedicata.

La community ha sempre pensato che i presunti motivi legati a questa scelta fossero riconducibili alla drastica diminuzione di richiesta del prodotto rispetto alle precedenti serie. È lecito pensare che questa motivazione sia la stessa che ha portato Yoga ad interrompere la produzione delle lenticolari, troncando di fatto a metà la seconda generazione. Medesima situazione è riscontrabile, seppur in modo più lieve, anche con altri prodotti a tema Pokémon come gli Sticker Merlin, le calamite Mr.Day o i tappi Valfrutta. Il merchandise dedicato alla seconda generazione venne infatti prodotto con basse tirature, probabilmente sempre a causa della minor richiesta.

Una piccola curiosità riguarda la lenticolare dedicata alla linea evolutiva di Hoppip. In entrambe le tirature la linea evolutiva di Hoppip si ferma a Skiploom, ignorando totalmente l’esistenza di Jumpluff. Anche sul retro carta, in cui dovrebbero esser riportati i tre Pokémon, Jumpluff è citato. Dalle varie ricerche sembra che tutte le lenticolari di Hoppip siano affette da questo errore; non c’è però la certezza che non esistano carte con la linea evolutiva completa, in quanto il confronto è stato fatto con solo una decina di persone.

Lenticolare di Hoppip [Collezione personale]

MERCHANDISE VARIO:

A corredo delle lenticolari di seconda serie vennero prodotti dei righelli, anch’essi lenticolari. Nonostante le pubblicità facessero riferimento ad una collezione di 12 righelli, ne sono stati individuati solo sei, rappresentanti: Pichu, Blissey, Totodile, Marill, Togepi e Wooper. Il righello, secondo le pubblicità dell’epoca, era possibile trovarlo in una confezione di succhi di frutta su dieci. Anche i righelli uscirono in due tirature differenti, sempre a causa della necessità di ottenere il marchio CE.

Pubblicità dei righelli Yoga [Collezione Lorenzo]

Dei restanti sei righelli non sappiamo nulla e quindi possiamo dar libero sfogo alle speculazioni. Possiamo infatti supporre che inizialmente Yoga pensò di suddividere le seconda serie in due: una con i Pokémon effettivamente usciti ed i sei righelli citati ed una con i restanti Pokémon e gli altri sei righelli. Sfortunatamente non è possibile sapere quali Pokémon sarebbero stati rappresentati nei restanti sei righelli, perché la scelta dei primi sembra molto casuale.

Tre dei sei righelli Yoga usciti [Collezione personale]

Con l’uscita della seconda serie di lenticolari Yoga l’azienda indisse un concorso telefonico a lotteria con in palio cinque set da quattro diverse tovagliette lenticolari da colazione. Le uniche testimonianze di questo concorso sono illustrate sul cartoncino che teneva insieme i succhi di frutta in Tetra Brik. Nelle quattro tovagliette sono raffigurate le linee evolutive degli starter di Kanto e la linea evolutiva di Pikachu. Questo tipo di prodotto è di difficile reperibilità a causa della peculiare modalità di distribuzione.

Pubblicità delle tovagliette lenticolari [Collezione Riccardo Mondini]
Tovaglietta lenticolare dedicata alla linea evolutiva di Bulbasaur [Collezione personale]

Le lenticolari Yoga sono la chiara rappresentazione di come vivevamo in Italia la Pokémon Mania nel 2000. I Pokémon accompagnavano i collezionisti in ogni momento della giornata, dalla ricreazione scolastica alle merende pomeridiane con gli amici. L’alone di mistero che volteggia ancora oggi intorno alle lenticolari Yoga porta con sé un enorme carico di nostalgia; ai collezionisti più attempati tornerà alla mente la difficoltà nell’ottenere informazioni in un’epoca in cui internet non era per tutti. Riviste, scambi di idee nel parchetto sotto casa e leggende metropolitane alimentavano il fascino della ricerca e del collezionismo, dando una luce brillante alla nostra passione. La gioia che si provava nel riuscire a recuperare anche una minima notizia era immensa; niente era immediato e la caccia alle informazioni era la perfetta metafora del famoso motto “Gotta catch’em all”.