Alla scoperta del GCC Pokémon: il Set Base

“Ciao a tutti! Benvenuti su Pokémon Next.

Mi chiamo Roberto! Però la gente mi chiama Mr.Pokémon!

Nel nostro mondo è stato prodotto un gran numero di set di carte collezionabili Pokémon! Per alcuni sono terreno di gioco competitivo, per altri carte da collezionare con amore. In quanto a me… Lo studio ed il completamento di questi set sono il mio lavoro.

La tua avventura alla scoperta dei segreti che i set di carte Pokémon custodiscono sta per iniziare. Ti aspetta una lettura ricca di informazioni e nostalgia!

Andiamo!”

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INTRODUZIONE AL SET BASE

L’Expansion Pack, o come lo conosciamo noi “Set Base”, è il primo set del gioco di carte collezionabili Pokémon (Pokémon TCG o Pokémon GCC in italiano) prodotto dalla Media Factory in Giappone. La data di uscita del set in Giappone risale al 20 ottobre 1996, anno in cui i ragazzi del Sol Levante avevano già preso confidenza con alcune carte collezionabili Pokémon, prodotte dalla Bandai (Pocket Monster Carddass Trading Card serie rossa/verde). Le carte dell’Expansion Pack sono basate sui giochi Pokémon Rosso/Verde/Blu e raffigurano parte dei Pokémon di prima generazione. In occidente il set uscì quasi 3 anni dopo, il 9 gennaio del 1999 grazie al lavoro di traduzione e distribuzione della Wizard of the Coast (WotC). Il set fu stampato in molte lingue tra cui: giapponese, inglese, tedesco, francese, italiano, spagnolo, olandese, cinese, coreano e portoghese.

Il set è composto da 102 carte totali di cui 69 raffiguranti i Pokémon di prima generazione e 33 denominate “Trainer” o “Energia” necessarie al gioco competitivo e alla costruzione dei mazzi da gioco.

Il layout delle carte può esser suddiviso in due parti principali, a differenza delle precedenti Carddass; la parte superiore è dedicata all’illustrazione del Pokémon, mentre la parte inferiore a tutte le informazioni necessarie al gioco (attacchi, debolezze, resistenze, costo di ritirata). A tali carte, con l’esclusione delle energie base, venne dato un diverso livello di rarità, che permane tutt’ora. Con un cerchio nero si indicarono le comuni (sei a pacchetto), con un rombo nero le non comuni (tre a pacchetto), con una stellina nera le rare (una a pacchetto).

Tra le rare presenti nel set ci sono anche 16 rare olografiche; in questo caso lo sfondo dell’illustrazione raffigurante il Pokémon presenta un effetto brillante chiamato “cosmoholo”. I set stampati nelle differenti lingue uscirono con questo tipo di olografia ad esclusione delle carte in lingua inglese, tedesca, portoghese, francese e spagnola che avevano un diverso effetto olografico chiamato “starholo”.

Confronto tra olografia “cosmoholo” e olografia “starholo”

Le carte all’interno del set giapponese vennero ordinate per tipo (Erba, Fuoco, Acqua, Lampo, Psico, Combattimento e Incolore), numero occupato dal Pokémon nel Pokédex Nazionale (riportato in basso a destra della carta) e rarità (senza però fare distinzione tra rare e rare-olografiche). Questo tipo di ordine fu mantenuto fino al set “Pokémon Vs” uscito il 19 agosto del 2001. Alle carte prodotte in Europa e negli Stati Uniti venne invece dato un sistema di numerazione basato sull’ordine alfabetico, sulla rarità decrescente (rare-olografiche, rare, non comuni e comuni) e sulle tre categorie di carte (carte Pokémon, carte Addestramento e carte Energia); questo sistema di numerazione venne poi mantenuto fino al set “Richiamo delle Leggende” uscito nel 2011.

Il set giapponese uscì in due versioni; “no-rarity” e “unlimited”. Il no-rarity è caratterizzato dall’assenza del simbolo di rarità in basso a destra della carta; questa è la prima versione mai stampata al mondo del set e non è ancora chiaro se la mancanza del simbolo di rarità sia stata una cosa voluta o meno. Nei prodotti promozionali (poster, locandine etc..) usciti prima del set al fine di pubblicizzarlo venivano raffigurate le carte senza il simbolino di rarità.

Confronto tra un Pikachu “no-rarity” ed uno “unlimited”

Il set americano invece conta ben quattro versioni: “shadowless 1st”, “shadowless”, “unlimited” e “4th print”. La differenza tra shadowless 1st e shadowless è data solo dall’assenza del simbolino “1st edition” nel secondo set. Le carte appartenenti ai due set shadowless hanno i caratteri delle scritte più spessi e manca l’ombra laterale del riquadro in cui è raffigurato il Pokémon (da qui il nome “shadowless”, cioè senza ombra).

Confronto tra quattro differenti Blastoise appartenenti alle quattro differenti versioni descritte

La tiratura unlimited, che risulta essere quella con il maggior numero di carte stampate, permise sia di aggiungere l’ombreggiatura del box con l’artwork che di correggere i caratteri troppo marcati. Poiché spunto di molta confusione è fondamentale sottolineare come non esistano carte riportanti il bollino prima edizione nella versione unlimited inglese. La 4th print corrisponde all’ultima tiratura del set e l’unica differenza dall’unlimited è nel copyright in cui c’è scritto ”1999-2000 Wizards” invece che “1999 Wizards”.

Il set base italiano uscì invece in due versioni: una prima edizione con tiratura minore riportante a sinistra sotto l’artwork il bollino nero “1 edizione” ed una unlimited identica alla precedente, ma senza il bollino.

La distribuzione avvenne tramite bustine (booster pack) da 10 carte per il set giapponese e bustine da 11 carte per quello occidentale. In occidente era presente una carta Energia assicurata, oltre a quella che eventualmente si poteva trovare al posto di una comune. I box (booster box), tramite cui le bustine venivano distribuite dagli esercenti, contenevano 36 bustine. Le bustine giapponesi presentavano tutte lo stesso disegno illustrato da Mitsuhiro Arita, mentre in occidente uscì un artset di tre bustine, ognuna raffigurante la forma finale degli starter di prima generazione su sfondo prevalentemente blu.

Confronto tra artset occidentale e pacchetto giapponese

La distinzione tra i pacchetti giapponesi no-rarity e unlimited è molto complessa e mai certa. La probabilità più alta di trovare delle carte senza il simbolo di rarità si ha aprendo pacchetti con la sigillatura corta “short pack” o alla peggio aprendo i pacchetti con la sigillatura lunga “long pack” da 291 Yen; è impossibile trovare delle no-rarity all’interno di long pack da 300 Yen (il costo dei pacchetti aumentò a causa dell’aumento delle tasse sui consumi).

Per quanto riguarda i booster pack americani contenenti le shadowless, questi erano riconoscibili dagli altri in quanto avevano colori più saturi, riportavano la scritta “11 Tradable Game Cards” invece che “11 Additional Game Cards” ed il logo del trading card game non era posizionato sotto la scritta “Pokémon” ma bensì sopra la scritta “11 Tradable Game Cards”. Per distinguere invece tra prime edizioni ed unlimited nelle varie lingue la WotC stampò il bollino nero “1 edizione” sia sulle bustine che sui booster box appartenenti alla prima tiratura.

Un errore curioso, esclusivo dei booster pack americani, riguarda la presenza dei pacchetti “Black Triangle”. L’errore nacque quando in America si passò alla produzione della tiratura unlimited; i pacchetti usati inizialmente infatti, a causa della produzione frenetica dettata dalla grandissima richiesta, presentavano il nuovo layout ma anche il bollino prima edizione. Come noto però il bollino prima edizione non doveva esser presente. Prima di accorgersi dell’errore vennero quindi inserite molte carte unlimited in pacchetti prima edizione causando una potenziale delusione nei futuri acquirenti.

Esempio di booster pack “Black Triangle”

Vennero prodotti centinaia di pacchetti sbagliati prima che qualcuno si accorgesse dell’errore e quindi interrompesse la produzione in atto. Per ovviare a ciò gli operatori della WotC applicarono il logo di un triangolo nero sopra il bollino prima edizione, così da coprirlo. Poiché non tutti i triangoli neri erano stati applicati perfettamente è stato possibile vedere che effettivamente sotto c’era un bollino prima edizione. I pacchetti Black Triangle vennero poi inseriti in normali booster box unlimited, rendendo così impossibile l’individuazione a meno di non aprire il box. Inutile aggiungere come questi pacchetti siano di una rarità assoluta, poiché strettamente limitati.

A corredo del set base la WotC si dedicò alla produzione di quattro mazzi tematici dal nome italiano “Buio totale”, “Incendio”, “Supercrescita” e “Zap!”; questi sono composti da 60 carte l’uno, regolamento di gioco, segnalini danno, lista delle carte ed una monetina per il Testa o Croce raffigurante Chansey.

Confronto tra i differenti mazzi tematici in lingua inglese

In ognuno si trova una carta olografica del set, rispettivamente Hitmonchan, Ninetales, Gyarados e Mewtwo, oltre che tutte le restanti carte (sempre del set) necessarie alla costruzione del mazzo. Oltre ai classici mazzi venne prodotto un deck speciale pensato per i neofiti del GCC, il “Set introduttivo per 2 giocatori”; questo è composto da due mazzi di 30 carte l’uno, uno di tipo lotta ed uno di tipo fuoco, più un Machamp olografico in prima edizione, sigillato a parte (61 carte totali). Anche qui era contenuto il regolamento di gioco, segnalini danno, lista delle carte ma non la monetina.


L’ANGOLO DELL’ILLUSTRATORE

Gli illustratori che hanno raffigurato i Pokémon delle carte dell’Expansion Pack sono molto pochi rispetto al team di illustratori che siamo abituati a vedere nei set di carte odierni; in ordine decrescente di numero di carte illustrate abbiamo Ken Sugimori, Mitsuhiro Arita e Keiji Kinebuchi. Questi tre illustratori hanno fatto la storia del brand Pokémon e mi piace considerarli l’anima portante del Set Base; diventa quindi necessaria un’introduzione a questi artisti che ritroveremo più e più volte nel corso dell’analisi dei vari set.

Ken Sugimori è l’illustratore ed ideatore degli artwork originali dei giochi Pokémon, ha progettato da zero un gran numero di mostriciattoli tascabili, ha lavorato come “character concept artist” per numerosi film della saga e tutt’ora illustra un gran numero di carte nei set moderni. Lo stile utilizzato da Sugimori per le carte appartenenti al Set Base (e per molte altre) è molto grezzo e poco elaborato; una volta scelto uno sfondo ed applicatoci alcuni filtri base ci veniva letteralmente incollato l’artwork originale da lui ideato per i giochi Pokémon della serie. A causa di questa scelta grafica gran parte delle sue carte illustrate richiama alla staticità, al “già visto” e ad un senso di rammarico dovuto all’assenza di interpretazione dell’artista. Sugimori però esprime tutte le sue capacità nelle illustrazioni dei personaggi presenti in alcune carte Trainer; qui il soggetto è curato nei minimi dettagli e viene caratterizzato al meglio.

Mitsuhiro Arita è l’illustratore “puro” più longevo nella storia del GCC in quanto tutt’ora illustra un numero notevole di carte per set, evolvendo lo stile grafico negli anni in modo più che egregio; nelle illustrazioni del Set Base, di cui la più celebre è sicuramente quella di Charizard [4/102], Arita fa uso prevalentemente di acquarelli e pastelli delineando con fermezza i contorni tra Pokémon e sfondo. Grazie ad Arita troviamo all’interno del set carte artisticamente di alto livello in quanto, oltre ad un’interpretazione del Pokémon, vi è anche un grosso studio del background in cui questo viene collocato così da ricrearne il naturale habitat; un esempio può essere il bellissimo Nidorino [37/102].

Quattro iconiche carte illustrate dai quattro differenti artisti

Keiji Kinebuchi è il primo illustratore 3D per il Pokémon TCG, nonché illustratore e ideatore delle carte Energia ancora in uso oggi. Il suo stile 3D così essenziale è dovuto alle limitazioni dei software di quegli anni; troviamo quindi Pokémon e carte Trainer con forme molto semplici ed effetti di texture e luci basilari. Sfortunatamente nei set degli ultimi anni non è possibile trovare carte illustrate da Kinebuchi, se non ristampe o carte Energia; durante un’intervista del suo amico Arita, siamo venuti a conoscenza della sua morte tra il 2003 ed il 2004 per malattia.

Nel Set Base è in realtà presente anche un quarto illustratore che ha illustrato una sola carta: Tomoaki Imakuni, meglio noto come Imakuni?. La carta in questione è il Porygon [39/102]; le uniche tre illustrazioni 3D ad opera di Imakuni rappresentano infatti sempre un Porygon. Imakuni non nasce come illustratore per il TCG, bensì come musicista di alcune canzoni della serie televisiva dei Pokémon e come promotore eccentrico del TCG. Oltre ai suddetti Porygon, Imakuni ha avuto come ruolo quello di illustrare alcune carte promozionali (T promotional cards, P promotional cards) ed alcune carte Trainer goliardiche presenti nell’Expansion Sheet 3. Il suo stile è iconico ed estremamente riconoscibile. Nonostante i suoi Porygon in 3D siano molto classici, le altre illustrazioni hanno uno stile giocoso ed estroverso; vengono spesso illustrate gag comiche con lui come protagonista.


CARTE PROMOZIONALI ED ERRORI

Prima di entrare nel dettaglio delle singole carte è utile evidenziare come le tirature inglesi shadowless 1st e shadowless fossero affette da molti errori, dalla scrittura, al posizionamento del testo, fino alla qualità della stampa. A conferma di ciò, ad esempio, tutte le carte del Set Base nella versione shadowless 1st possono presentare il logo della prima edizione di color grigio, invece che nero (“Grey stamp error”).

Carte come Kakuna [33/102] e Bulbasaur [44/102] invece hanno degli errori relativi alle caratteristiche fisiche del Pokémon (peso, altezza), corrette poi nella versione unlimited. Altro errore molto comune è quello che affligge le carte di Caterpie [45/102] e Metapod [54/102] in cui si riporta rispettivamente i punti vita con la scritta “HP 40” invece che “40 HP” e “HP 70” invece che “70 HP”. Un ulteriore errore di scrittura lo si ha nella carta Trainer “Imposter Professor Oak” [73/102] in cui nelle due versioni shadowless c’è scritto erroneamente “Impostor Professor Oak”.

Vediamo ora alcune peculiarità delle singole carte, tra errori e versioni alternative.

Blastoise [2/102]: Alcune versioni unlimited in lingua inglese di questa carta sono caratterizzate da un errore di stampa; sopra i punti vita, della dicitura “Put Blastoise on the Stage I card” manca la parola “Stage”.

Blastoise “Stage error”

Machamp [8/102]: Il Machamp olografico del set base occidentale è esclusivo del Set introduttivo per 2 giocatori e non può esser trovato nelle bustine di espansione. In italiano esiste solo la prima edizione mentre in inglese ne esiste anche una unlimited ottenibile con l’acquisto del mazzo “Trainer Deck A”; tale mazzo serviva ai leader di lega per ottenere informazioni sul TCG. Il mazzo, non venduto pubblicamente, era distribuito in Nord America durante delle manifestazioni simili alle future Leghe Pokémon per un tempo limitato prima del lancio ufficiale del gioco di carte collezionabili. Ogni carta contenuta nel Trainer Deck A è esclusiva di questo mazzo ed è riconoscibile grazie al bordo rosso sul back della carta e ad una scritta rossa sul retro che cita “Trainer Deck A”. Il Machamp contenuto nel Trainer Deck A non è olografico.

Machamp proveniente dal Trainer Deck A

Ninetales [12/102]: In tutte le carte nella sola versione shadowless il danno dato dall’attacco “Fire Blast” è assente. Comunemente si parla di “No damage Ninetales”.

Raichu [14/102]: Alcune copie unlimited in lingua inglese di questa carta (solo otto secondo la WotC) vennero stampate con il simbolo PRERELEASE dorato sopra l’artwork. Sembra che queste carte siano state create durante la produzione del Clefable PRERELEASE in quanto alcune carte del Raichu si trovavano sul foglio di stampa dei Clefable in fase di prerelease del set Jungle. Wizards però negò l’esistenza fino a quando un loro collaboratore rilasciò un’immagine della carta nel 2006. Tuttavia, la legittimità di questa carta rimane dubbia, anche a causa delle innumerevoli repliche che si possono trovare in vendita e dell’assenza di carte autenticate. Se Raichu prerelease esistesse davvero, grazie a questa particolare storia e quindi alla tiratura limitatissima, risulterebbe una delle carte Pokémon più rare al mondo.

Raichu PRERELEASE

Beedrill [17/102]: Poche carte inglesi nella versione unlimited presentano un errore; nella parola “Defending” presente nell’attacco “Poison Sting” hanno scritto D.efending

Wartortle [42/102]: Poche copie unlimited di questa carta in lingua inglese hanno, nello spazio inerente al Pokémon da cui evolvono in alto a sinistra, un Wartortle invece che uno Squirtle; comunemente si parla di “Evolution Box Wartortle”. L’errore, presente anche nella prima edizione e nella versione unlimited in lingua portoghese, non è in questo caso mai stato corretto.

Wartortle Evolution box error

Diglett [47/102]: Le prime stampe della versione unlimited inglese di questa carta presentano il simbolo dell’energia necessaria alla mossa “Dig” ruotato di novanta gradi in senso antiorario; comunemente si parla di “Fight symbol error

Diglett fight symbol error

Pikachu [58/102]: Di questa carta esistono, tra tirature, errori, forme alternative, ristampe e promo, almeno un’ottantina di versioni. Poiché lo scopo di questo articolo è mettere in luce tutti segreti che il Set Base racchiude ci concentreremo solo sulle principali versioni appartenenti a questo set, escludendo quindi ristampe e promo uscite in anni successivi. La versione di base a cui possiamo far riferimento per contestualizzare tutte le altre è la unlimited inglese o giapponese. Qui troviamo un Pikachu paffutello con le guance gialle e tutte le caratteristiche del layout carta peculiari di queste versioni e già trattate (ombreggiatura sul bordo del boxartwork, copyright 1999, assenza bollino 1 edizione ecc..). Focalizzandoci sulla versione shadowless 1st e shadowless notiamo che è possibile trovare il Pikachu con due colorazioni di guance diverse: rosse e gialle.

Confronto tra un Pikachu red chicks ed uno normale

Avremo quindi sia un Pikachu shadowless 1st con le guance rosse e gialle che un Pikachu shadowless con guance rosse e gialle. I Pikachu con le guance rosse (red chicks) appartengono alle prime tirature di quella versione; solo in un successivo momento la Wizard of the Coast decise di riportare il colore delle guance a giallo, colore originale usato nelle versioni giapponesi. Le due versioni con guance rosse sono considerate da molti un errore di stampa anche se ufficialmente non può esser considerato tale. Sebbene l’artwork originale di Arita fosse con le guance gialle a causa dei fulmini generati, la WotC pensò che le guance dovessero essere rosse. Il colore, senza alcuna autorizzazione, venne così cambiato in rosso in modo da rimaner fedeli ai colori dello sprite originale presente nei giochi.

Di questa carta, come accennato in precedenza, furono stampate molte versioni promozionali all’epoca. Al fine di avere una panoramica più completa possibile vediamone alcune.

Il Pikachu “PokéTour è una promo inglese unlimited distribuita in Australia nel 1999 all’interno di un pacchetto viaggio per i visitatori di alcune località di interesse; questa presenta il logo “PokéTour 1999” dorato sopra l’artwork. Il Pikachu “E3” è una promo inglese uscita sia in versione shadowless che unlimited distribuita per l’E3 (Electronic Entertainment Expo) a Los Angeles nel 1999; è importante sottolineare come il Pikachu shadowless abbia le guance rosse ed è quindi considerato estremamente più raro. Questa carta è riconoscibile dal logo dorato “E3” riportato a destra sotto l’artwork. Il Pikachu “World Collection 2000 è una promo coreana unlimited appartenente al mini-set “Pikachu World Collection” di 9 carte, ognuna stampata in una lingua differente. Questa carta è riconoscibile grazie alla presenza della sagoma della coda di Pikachu dorata posta nella posizione in cui solitamente è collocato il simbolo di prima edizione.

Passando invece agli errori più noti è obbligo citare il “Ghost E ITION error”. Alcune copie inglesi delle shadowless 1st presentavano il timbro della 1st edition incompleto; oltre ad una tonalità grigio chiaro del simbolo, invece che il classico nero, è completamente assente la dicitura “1st” e la “D” della parola “EDITION”.

Confronto tra un Pikachu Ghost E ITION error ed uno normale

Vulpix [68/102]: Le versioni shadowless 1st, shadowless ed unlimited vennero stampate riportando come punti vita la scritta “HP 50” invece che “50 HP”. Solo la versione 4th print permise la correzione di tale errore. Questo è uno dei pochi casi in cui la versione corretta è più ricercata e costosa di quella errata.

Esiste un ulteriore errore che affligge alcune carte unlimited del Set Base in lingua tedesca, forse il più particolare e assurdo. Agli albori dell’acquisizione dei diritti da parte della WotC per la distribuzione delle carte Pokémon, l’azienda possedeva già quelli per il gioco di carte collezionabili Magic: the Gathering (MtG).

Growlite square cut MtG error

Durante le prime stampe del Set Base tedesco alcuni fogli Pokémon e MtG vennero mischiati nell’impianto di stampa e i dipendenti di allora se ne accorsero solo in fase di confezionamento. Le carte risultanti da questo mix riportavano il front di alcuni Pokémon ed il back classico delle carte MtG; un’ulteriore caratteristica erano gli angoli a punta invece che con il classico raccordo (square cut corners). Per rimediare a questo errore il controllo qualità della WotC fece distruggere tutte le carte, ma alcune sfuggirono al controllo; ad oggi ne possiamo trovare solo dieci esistenti, di cui un Arcanine, un Growlite, due Weedle, quattro Nidoran e due Tangela.