Accolti da una delle presentazioni più strane e criptiche del franchise, Zorua e Zoroark di Hisui si sono mostrati in tutta la loro spettralità molto prima dell’uscita di Leggende Pokémon: Arceus. La maggior parte delle origini delle forme Hisui sembrano avere tendenze abbastanza inquietanti e questo caso non è da meno.
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Zorua e Zororark arrivano direttamente dalla quinta generazione, da Pokémon Bianco e Pokémon Nero. Il Pokémon Malavolpe e la sua evoluzione hanno la particolare abilità “Illusione” permette loro di assumere l’aspetto degli altri Pokémon e dell’uomo, comportamento che spaventò terribilmente le popolazioni passate. Di questa loro tendenza abbiamo testimonianze anche nei giochi originali, come quando uno Zororark assunse aspetto umano per comunicare con il protagonista.
Rancore residuo dal passato
Zorua di Hisui
Come per le altre forme regionali, anche in questo caso le differenze derivano da un adattamento del Pokémon. In passato ci furono alcuni flussi migratori di Zorua scappati da Unima a causa delle loro abilità illusorie: gli abitanti di quelle terre, terrorizzati da queste capacità, li esiliarono. Purtroppo, presi alla sprovvista dal clima rigido e dai Pokémon di Hisui, questi non sopravvissero al cambiamento.
Le anime inquiete di questi Pokémon mantennero il loro risentimento verso l’umanità, tanto da rimanere sulla terra e reincarnarsi in una forma in grado di assumere il tipo Spettro. Il loro sdegno per gli esseri umani è talmente tanto da terrorizzarli per rafforzarsi con la loro paura. Quando vedono qualcuno da solo, potrebbero apparirgli di fronte imitando le sue sembianze grazie all’energia malevola emanata dalla pelliccia su capo, collo e coda. Questa forza spirituale malvagia presenta un colore rosso tenue che si espande all’evoluzione del Pokémon fino ad arrivare ai suoi arti.
Zoroark di Hisui
Una volta evoluto, il pelo del Pokémon cresce, così come il potere malvagio che vi alberga. La criniera dalle sfumature vermiglie permette a Zoroark di proiettare illusioni in grado di causare danni concreti ai suoi avversari. Inoltre, il suo odio è talmente intenso da generare illusioni che tormentano chiunque le veda fino a portarlo alla follia. Tale odio inizia a corrodere tutto il suo corpo espandendosi fino alla punta alle zampe, così come visibile dalle chiazze di pelo rosse che si diffondono come una piaga.
La sua ferocia e aggressività non risparmiano né umani né Pokémon, però sembra ci siano rare occasioni in cui sembrano placarsi. Zoroark risulta particolarmente premuroso con chi fa parte della sua famiglia e verso coloro i quali riescono ad ottenere la sua fiducia.
“Yako no senbiki ture“
L’ispirazione dello Zoroark noto fino ad oggi era la Kitsune, un particolare tipo di yōkai basato sulla volpe. La stessa parola kitsune è traducibile in “spirito di volpe”, il che la riconduce più alla nuova versione di Hisui rispetto a quella di Unima. In questo contesto però la parola “spirito” si riferisce alla conoscenza della creatura e alla sua capacità di acquisire abilità soprannaturali, oltre alla sua natura vendicativa. Entrambi i Pokémon potrebbero fare riferimento a questa particolare figura della cultura giapponese, in quanto la storia di quest’ultima è ricca di sfumature in base alla località in cui viene raccontata.
La capacità di creare illusioni elaborate e complesse è una delle principali caratteristiche delle Kitsune, paragonabile alla tendenza degli Zorua di spaventare i passanti solitari. Lo stesso Zorua potrebbe essere ispirato anche ai fuochi fatui generati dalle Kitsune: i kitsune-bi o hitodama (più associato alle anime dei morti). Il pelo sulla sua testa e sul suo collo ondeggia e fluttua come la coda di queste piccole sfere luminose. Nel caso dei kitsune-bi, si tratta di apparizioni che terrorizzano i viandanti e li fanno perdere nel bosco, un po’ come le illusioni realizzate da Zorua per imitare gli esseri umani.
Le volpi malevole prendono il nome specifico di “yako” o “nogitsune” e si differenziano dalle volpi normali per i colori bianco e nero, similmente alle due versioni di Zorua e la sua linea evolutiva. Le yako poi si muovono spesso in branco, tanto che la frase “yako no senbiki ture” vuol dire “compagnia di mille volpi-yako“. Questa caratteristica è riscontrabile anche nella tendenza di Zoroark di Hisui a stare con i suoi familiari.
Un’altra possibile origine potrebbero essere gli obake e i bakemono, una classe di yōkai basata principalmente sulla trasformazione e il mutamento di forma. Queste particolari creature hanno la tendenza a mascherarsi da umano o ad apparire in forme strane e terrificanti per l’uomo. La loro vera forma può essere animale e ricordare proprio l’aspetto di una volpe.